Il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici mettono a dura prova le strutture più esposte quali i balconi. Se a tutto ciò si aggiungono carenze progettuali o nell’esecuzione dei lavori è altamente probabile che dopo qualche decade dalla costruzione dell’immobile, siano necessari interventi di manutenzione, quali il rifacimento dei balconi.
Struttura di un balcone
Prima di procedere con la disamina dei principali danneggiamenti che possono subire i balconi, è utile vedere quali siano i loro elementi costituenti, così da non avere dubbi riguardo la terminologia.
Quali problematiche possono presentarsi?
I principali segni di deterioramento della struttura dei balconi si possono riscontrare nei frontalini, nelle superfici laterali e nel sottobalcone. Generalmente possono notarsi lesioni di qualche millimetro, tuttavia, se non si interviene tempestivamente, le lesioni tendono ad espandersi fino a comportare il distacco dell’intonaco. Medesima tipologia di ammaloramenti si può riscontrare nei parapetti, ove presenti.
La comparsa di queste lesioni, generalmente è sintomo di infiltrazioni di acqua dal piano di calpestio dovuto al cattivo stato di conservazione della membrana di impermeabilizzazione e delle fughe della pavimentazione.
Se le lesioni sono limitate ad un’area prossima al frontalino e non vi sono altre problematiche visibili è possibile che l’infiltrazione sia limitata alla sola parte anteriore del balcone, semplificando notevolmente i lavori di rifacimento dei balconi.
Un ulteriore problematica molto diffusa è la comparsa di crepe nella pavimentazione. Tali crepe, che possono interessare sia le fughe che la pavimentazione stessa, sono dovute a carenze progettuali e di esecuzione: in balconi la cui lunghezza supera i 4÷5 metri, le dilatazioni termiche sono tali da poter comportare un eccessivo stress meccanico sulle componenti più rigide quali pavimentazione e massetto di sottofondo comportandone la rottura. Per ovviare a tale problematica e realizzare i balconi a regola d’arte è necessario prevedere l’installazione di giunti di dilatazione termica.
Come intervenire nel rifacimento dei balconi
Appurati i danni alla struttura, è necessario progettare gli interventi di rifacimento dei balconi. Tali interventi possono essere più o meno corposi a seconda dell’entità degli ammaloramenti riscontrati. Sarà compito del tecnico verificare quali siano gli interventi strettamente necessari a risanare la struttura ed eliminare le cause dei danni.
Gli interventi che vanno sempre previsti consistono nel ripristino delle strutture intelaiate e nel rifacimento degli intonaci nelle zone ammalorate. Tale tipologia di lavorazione prevede l’asportazione dell’intonaco deteriorato, la pulizia dei ferri di armatura, la stesura di idoneo prodotto passivante anti corrosione. Quindi si procede con il ripristino dell’intonaco e la posa di uno strato di finitura.
Rimossi i danni, bisogna prevedere la rimozione delle cause degli stessi. Quasi sempre l’elemento debole del sistema è l’impermeabilizzazione che, dopo 10÷20 anni perde parte della propria efficacia. Per tale motivo spesso è necessario rimuovere integralmente la pavimentazione e provvedere alla posa di un nuovo manto impermeabile.
Nel caso in cui l’estensione degli ammaloramenti sia limitata, potrebbe essere sufficiente la stesura di idonei prodotti sulla pavimentazione esistente al fine di ripristinare l’impermeabilizzazione. Tuttavia tale tipologia di trattamento prevede una serie di passaggi preliminari e di accortezze durante la realizzazione che non vanno assolutamente trascurati.
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